Nella puntata del 23 giugno di Hercai – Amore e vendetta, l’oscurità cala con prepotenza sulla storia d’amore tra Miran e Reyan. Uno sparo esplode nel silenzio del villaggio abbandonato, ma è solo la punta dell’iceberg in un episodio ricco di emozioni, verità svelate e atti disperati che cambieranno tutto.

Miran si risveglia in una vecchia casa, ferito ma vivo, accolto dallo sguardo amorevole di Reyan. Simula un’emorragia interna solo per stemperare la tensione, ma la sua ironia nera ferisce Reyan, ancora provata per averlo visto precipitare dalla scogliera. Quando lei gli rivela che è stato Aslan ad avvisarla, Miran si indurisce, geloso e sospettoso. La fragile tregua si rompe e i due litigano amaramente. Reyan fugge via in lacrime, ferita dalle accuse dell’uomo che ama.

Intanto, Zera si trova in ospedale con la sua neonata. Sta bene, ma la verità che porta dentro la spinge a parlare: è convinta che Miran sia suo figlio. Supplica il marito Azat di scoprire finalmente la verità.

Nel frattempo, Gonul arriva all’hotel dove si trova Firat. Gli rivela che Miran è in grave pericolo. Sultan, preoccupata, corre da Aslan per avvertirlo: Azizé vuole uccidere Gonul. Ma un segreto incredibile emerge: Anife, la domestica, è in realtà la sorella di sangue di Azizé. Aslan resta sconvolto.

Nel villaggio abbandonato, Miran e Reyan cercano conforto l’uno nell’altra. Miran le promette una vita diversa, un futuro fatto di sogni semplici e amore puro. Ma la minaccia incombe. Firat e Gonul cercano di trovarli, e quando Firat dubita sul luogo in cui cercare, Gonul, determinata, lo abbandona e parte da sola.

Nel frattempo, Cihan e i suoi uomini raggiungono il villaggio con un ordine spietato: se trovano Miran, devono ucciderlo. Reyan, uscita in cerca d’acqua, si imbatte proprio in Cihan. Ha una pistola in mano, ma sostiene di voler solo parlare con Miran. Reyan, coraggiosa, gli ruba l’arma e lo minaccia. Cihan, mentendo, le dice che Zera è in fin di vita. Lei, presa dal panico, grida a Miran di fuggire. Nella fuga, cade in un pozzo nascosto. Cihan la osserva dall’alto e le lancia un ultimatum: o lo conduce da Miran, o sarà lui a trovarlo e ucciderlo. Poi la lascia al buio, sola e terrorizzata.

Aslan riceve finalmente la lettera scritta da Anife, dove scopre la scioccante verità: Azizé è in realtà Aise, la sua zia, sopravvissuta all’incendio che le cambiò la vita per sempre. Una donna spezzata, che perse il figlio e la sua identità in un giorno di fuoco.

Gonul, intanto, trova finalmente Miran e lo implora di fuggire: Cihan lo sta cercando per ucciderlo. Ma Miran si rifiuta di andarsene senza Reyan. Gonul, esasperata, spara un colpo in aria per attirare l’attenzione. Quando lui insiste nel restare, lei gli offre un’ultima possibilità: scappare insieme, dimenticare tutto, anche Reyan. Ma Miran, con freddezza, le rivela la verità più dura: non c’è mai stato nessun divorzio, ama ancora Reyan e per Gonul prova solo affetto familiare.

Nel momento più struggente, Miran trova Reyan nel pozzo e le porge la mano per salvarla. Gonul osserva quella scena con gli occhi pieni di lacrime, il cuore in frantumi. È in quell’istante che la disperazione si trasforma in follia: punta la pistola contro Miran e spara. Il colpo lo colpisce, e Miran cade nel pozzo. Gonul si avvicina al bordo, guarda Reyan e pronuncia parole agghiaccianti: “Solo una di noi raggiungerà Miran, e non sarai tu.”

Gonul chiama Zat, gli comunica che Miran è morto e gli chiede di venire a prendere Reyan. Poi si prepara a togliersi la vita. Ma proprio mentre sta per premere il grilletto, Cihan arriva, la disarma e la prende con sé. Le dice che morirà, ma non quel giorno: sarà Azizé a decidere il suo destino.

Nel frattempo, Cihan si reca al pozzo. Reyan lo supplica di salvarli entrambi. Lui le tende la scala, ma una volta che lei risale, Cihan le impedisce di salvare Miran, dicendole con glaciale certezza che è già morto. La porta via a forza, mentre lei urla di dolore e rabbia.

Aslan, leggendo fino all’ultima riga la lettera di Anife, capisce tutto. Azizé era Aise, l’amore di Nasuh, la madre di quel bambino mai nato. Intanto, Azizé, in lacrime, si reca al cimitero. Ricorda il giorno in cui attese invano Nasuh e invece trovò la madre di lui, Gul, che le disse che Nasuh si era già sposato, spezzandole il cuore con la verità più crudele.

La puntata si conclude con un grido silenzioso e disperato. Miran, ferito e forse morto, giace nel fondo del pozzo. Reyan, distrutta, viene portata via. Gonul, spezzata dal rifiuto, è nelle mani di chi vorrà vendetta. E Azize, la madre del dolore, è pronta a scrivere l’ultimo atto di una tragedia lunga una vita.

La morte, l’amore e la vendetta si intrecciano in un episodio destinato a cambiare per sempre il destino di tutti.