A La Promessa, il silenzio del mattino si fa presagio di tempesta. Le prime luci del giorno filtrano appena tra le pesanti tende della villa, ma l’atmosfera è sospesa, carica di tensione. Jana, tormentata dall’insonnia e da pensieri agitati, si alza prima dell’alba. Si muove come chi sa che sta per affrontare qualcosa di difficile. Ogni gesto è lento, controllato, come se stesse indossando un’armatura invisibile per una battaglia silenziosa.
In cucina, Simona accende il fuoco. Nessuna parola viene scambiata tra le due donne, ma lo sguardo di Jana parla chiaro: c’è paura nei suoi occhi, ma anche una determinazione profonda. Intanto, nel salone principale, la marchesa Cruz si aggira come un predatore in attesa. Non alza la voce, ma il suo silenzio è più inquietante di qualsiasi urlo. Il suo sguardo gelido, attento, non perdona. I domestici le sfuggono, consci che qualcosa bolle in pentola.
Cruz è ossessionata da Jana. Quando Alonso le chiede perché continua a sospettare della ragazza, lei è spietata: “Chi nasconde, tradisce.” Per la marchesa, Jana è una minaccia, una presenza troppo opaca in una casa dove tutto dev’essere sotto controllo. Intanto Jana si rifugia nel giardino, cercando un attimo di pace tra i fiori e i viali di ghiaia. Ma anche lì si sente in trappola: la sorveglianza invisibile di Cruz si fa sempre più opprimente.
A raggiungerla è Curro, che nota subito la tensione. Jana stringe la sua mano come a volersi aggrappare a qualcosa di vero in un mondo che la stringe in una morsa. “Stai pensando di andartene, vero?” le chiede. Jana non risponde, ma il silenzio parla chiaro. Dalla finestra, Cruz li osserva con un sorrisetto freddo: ha capito che il momento di agire è arrivato. Il tempo dei sospetti è finito.
Cruz non lascia nulla al caso. Fa chiamare Petra e le ordina di sorvegliare Jana senza destare sospetti. Petra, inizialmente riluttante, riceve un ammonimento inquietante: “Il talento di quella ragazza è far credere di essere trasparente.” Cruz è convinta che Jana nasconda qualcosa di grande, qualcosa che potrebbe minare l’ordine della tenuta. Vuole sapere tutto: dove va, con chi parla, se ha intenzione di fuggire.
Nel frattempo, Jana percepisce che l’aria intorno a lei è cambiata. Un vento freddo sembra soffiarle costantemente sul collo. È come se ogni suo passo fosse controllato, ogni parola ascoltata. Il culmine arriva quel pomeriggio, quando, mentre è nella stanza dei marchesi, si ritrova faccia a faccia con Cruz. La marchesa la ferma con una domanda apparentemente innocente: “Sei felice qui?” Jana, col cuore in gola, risponde affermativamente, ma Cruz affonda il colpo: “Chi vive in questa casa non se ne va. A meno che non abbia qualcosa da nascondere.”
Le parole di Cruz sono come una lama. Le dice chiaramente che chi non si adatta è come una cellula malata da estirpare. Un messaggio intimidatorio, diretto, che lascia Jana scossa e consapevole che il tempo a sua disposizione è ormai agli sgoccioli.
Curro la attende vicino alla scuderia, nel loro solito punto nascosto. Quando Jana lo raggiunge, gli rivela di essere stata messa alle strette da Cruz. “Mi ha fatto capire che sa qualcosa,” dice tremando. “Non ha detto nulla apertamente, ma è come se stesse preparando il terreno.” Curro le consiglia di essere prudente. La scoperta del loro legame di sangue — fratello e sorella — potrebbe diventare un’arma letale nelle mani della marchesa.
Jana sa bene quanto Cruz odi ciò che non riesce a dominare, e lei, Jana, è l’unico elemento fuori controllo dentro la villa. Curro le promette di non lasciarla sola, ma Jana è lucida: le promesse non bastano più. È tempo di decidere, di agire, forse anche di sacrificarsi.
Ma non sono soli. Giulia, nascosta dietro una finestra del salone, li osserva. Nota l’intensità con cui si parlano, la complicità. Forse un amore proibito? O un segreto ben più grande? Quando arriva Martina con il suo sarcasmo, Giulia non si lascia distrarre: qualcosa non torna, soprattutto nel comportamento di Curro, che su Jana non dice mai nulla.
Quella sera, Jana prende una decisione: deve fuggire. È l’unica via per proteggere Curro, l’unico modo per salvarsi. Ma non sa che Cruz sta già preparando il contrattacco. Nella sua stanza, la marchesa dà ordini precisi a Petra: da domani, Jana non dovrà mai più restare sola. Ogni suo movimento dovrà essere registrato, ogni parola annotata.
Il mattino dopo, la trappola si stringe. Jana viene convocata nella sala della musica. L’ambiente è freddo, silenzioso, rotto solo dal ticchettio di un orologio. Cruz la attende in piedi, di spalle. Quando Jana entra, la marchesa si volta con uno sguardo tagliente e la invita a sedersi. Non è una richiesta, è un comando.
Jana, in silenzio, obbedisce. Il cuore le martella nel petto. “Sai perché ti ho chiamata?”, chiede Cruz, con un tono calmo, ma velenoso. E quel momento segna l’inizio dello scontro diretto. Non ci sono più veli. Cruz sa che Jana nasconde qualcosa e non intende lasciarla andare finché non scoprirà la verità.
La tensione a La Promessa è ormai insostenibile. Jana è in trappola, sorvegliata a vista, interrogata, messa sotto pressione. Il suo legame con Curro è a rischio, la sua permanenza nella tenuta appesa a un filo. Ma la ragazza è determinata a non arrendersi. Anche se questo dovesse costarle tutto. Cruz, però, non ha mai perso una guerra… e questa è appena cominciata.