I corridoi de La Promesa sono avvolti in un silenzio agghiacciante, un pesante sudario di dolore e paura dopo la morte improvvisa e violenta di Eugenia. Curro è assolutamente devastato, lottando per elaborare l’orribile suicidio di sua madre. Le sue ultime parole, “Questa è l’unica cosa che non possono togliermi. La mia morte,” gli risuonano nelle orecchie. È tormentato dal ricordo dei suoi occhi angosciati e dal rumore del suo corpo che ha colpito il cortile sottostante. Ángela, il suo costante supporto, cerca di confortarlo, offrendogli una bevanda calda e una silenziosa comprensione. Eppure, porta il suo fardello: una confessione che potrebbe distruggere il loro fragile legame, un segreto che coinvolge Leocadia che teme possa solo aumentare l’immenso dolore di Curro. Curro, con il cuore spezzato, sospetta che Leocadia e suo padre stessero facendo impazzire Eugenia, rendendo la sua confessione ancora più angosciante. Si dispera, rendendosi conto che il Duca di Carvajal y Cifuentes, Lisandro, sta ora girando, pronto a sfruttare la tragedia per il proprio guadagno, specialmente con i segreti della famiglia Luján – come la vera discendenza di Curro e il matrimonio scandaloso di Catalina – che pendono precariamente in bilico.
Nel frattempo, Leocadia ha preso il controllo de La Promesa con un inaspettato colpo di mano. Si scontra con Rómulo, il maggiordomo solitamente imperturbabile, e rende chiaro che la sua volontà ora regna sovrana, anche al di sopra di quella di Catalina. La sua autorità, una volta discreta, è ora diventata una forza innegabile. In biblioteca, mette alle strette Manuel, sfruttando senza pietà la sua disperazione finanziaria. Gli offre una via d’uscita per la sua attività di aeroplani, ma a un prezzo esorbitante: il controllo totale della sua impresa. Manuel è inorridito, ma Leocadia, con un sorriso agghiacciante, gli ricorda le terribili conseguenze del rifiuto: la rovina, il debito e il nome Luján per sempre macchiato dal fallimento. Il suo vero motivo, tuttavia, è molto più sinistro. Rivela una verità scioccante: vent’anni fa, Cruz, la madre di Manuel, ordinò a Rómulo di uccidere Leocadia perché era incinta e “sapeva troppo”. Leocadia è sopravvissuta solo perché Rómulo ha disobbedito all’ordine, permettendole di fuggire dalla Spagna. Ora, è tornata per reclamare tutto – non solo il denaro che Cruz le ha rubato, ma l’eredità Luján stessa. L'”accordo commerciale” è solo un trampolino di lancio nella sua vendetta calcolata, costringendo Manuel a un dilemma morale: diventare suo complice o affrontare la distruzione totale.
Al piano inferiore, nei quartieri della servitù, si sta scatenando un’altra tempesta. Samuel è furioso per il licenziamento improvviso di Petra. Crede che sia un’ingiustizia flagrante, una conseguenza della sua lealtà nel difenderlo riguardo all’incidente della cappella. Chiede di parlare con Catalina, ma Ricardo, il nuovo maggiordomo, interviene. Ricardo rivela la scomoda verità: il licenziamento di Petra non riguarda solo il recente incidente. Per anni, la sua lealtà cieca e spesso malevola verso la Marchesa Cruz ha causato conflitti costanti, seminando discordia e creando un ambiente tossico tra il personale. Era, in sostanza, l’artefice della sua stessa caduta. Proprio mentre Samuel inizia a cogliere la complessità della situazione, Leocadia entra nell’area di servizio, la sua presenza impone immediatamente il silenzio. Affronta Rómulo, affermando la sua nuova autorità in modo inequivocabile. “Sono io quella che tiene a galla questa casa,” dichiara, rendendo estremamente chiaro che le sue decisioni sono definitive e inoppugnabili, ponendosi al di sopra di Catalina e di chiunque altro. Il licenziamento di Petra, afferma, è stata in ultima analisi la sua decisione. Il messaggio è brutale: Leocadia è la nuova padrona de La Promesa, lasciando dietro di sé una scia di risentimento e un nuovo e amaro equilibrio di potere.
Tornato nello studio di Manuel, Curro lo avvicina per discutere degli accordi per il funerale di Eugenia. Vuole disperatamente occuparsene, per onorare sua madre come merita. Ma Manuel, con il cuore pesante, gli dice che non può. A Curro, in quanto domestico, è negato il diritto di organizzare il funerale di sua madre. È una questione di classe, protocollo e apparenze, specialmente con il Duca Lisandro presente. La verità, per quanto dolorosa, è un chiaro promemoria del posto di Curro in questa rigida società. È un Luján di sangue, ma un semplice servitore ai loro occhi. Può solo piangere sua madre nell’anonimato della sua umile stanza.
Nel frattempo, Lisandro, il Duca, sta già facendo le sue mosse. Affronta Alonso, criticando lo “scandalo” della morte di Eugenia e la sua macchia sull’onore della loro famiglia. Rivela di aver già inviato un telegramma alla corte, informando il Re dei “tragici e violenti eventi” a La Promesa. Ancora più agghiacciante, suggerisce una commissione reale e un’auditoria approfondita della tenuta Luján, non solo della morte di Eugenia ma della loro gestione generale e delle responsabilità. Lisandro sta usando la morte di Eugenia come leva per provocare la caduta dei Luján, per esporre tutti i loro segreti – il matrimonio di Catalina, i figli e la verità su Curro – minacciando il futuro stesso del titolo Luján. Il Duca lascia Alonso tremante, il vento gelido del disastro imminente che soffia con forza su La Promesa. La morte di Eugenia non è stata una fine; è stato l’inizio della fine per la famiglia Luján, poiché le catene del silenzio che li legavano iniziano finalmente a rompersi.
Quale pensi che sarà il segreto più dannoso rivelato dall’indagine del Duca?