Un vortice emotivo e una rivelazione scioccante stanno per sconvolgere la tenuta de La Promessa. Dopo settimane in cui ha assistito impotente alla sofferenza di Curro, costretto a lavorare duramente come servitore e ridotto al silenzio, Angela prenderà una decisione drastica. Non sopporterà più di vedere l’uomo che ama distrutto e umiliato. Il dolore negli occhi di Curro, la sua stanchezza, il modo in cui evita ogni contatto con lei: tutto ciò spingerà la giovane a sfidare apertamente Leocadia, colei che considera la radice del male che affligge la casa.
Angela proverà inizialmente a convincere Leocadia a intercedere con Alonso, affinché dia a Curro il rispetto e la dignità che merita. Ma Leocadia reagirà con freddezza e disprezzo, rivelando il suo vero volto. Senza alcuna pietà, definirà Curro un bastardo indegno, affermando che il suo destino è soffrire per tutta la vita. Alla richiesta della figlia di smettere di trattarlo con tanto odio, Leocadia risponderà con parole al vetriolo: “Lascialo, cerca qualcun altro degno di te. Non ha futuro.” Questo sarà il momento in cui Angela esploderà.
Accecata dalla rabbia e dal dolore, Angela si scaglierà contro Leocadia con una delle scene più intense della serie. Senza paura, le griderà in faccia che non è e non è mai stata sua madre. Una frase che farà tremare le fondamenta di La Promessa e che metterà in moto una catena di conseguenze irreversibili.
Quella mattina, il clima sarà gelido, ma niente in confronto all’atmosfera tesa che regnerà tra le mura della tenuta. Angela vagherà tra i giardini, il cuore in subbuglio, incapace di ignorare la distanza e l’indifferenza che Curro ha mostrato da quando è tornato. Deciderà allora di affrontarlo. Lo troverà nei pressi dell’orto, intento a impilare delle scatole, immerso nel lavoro come unico rifugio dalla sua realtà umiliante.
“Curro, dobbiamo parlare”, dirà con voce carica di dolore. Ma lui, ferito e convinto di non avere più nulla da offrire, tenterà di allontanarla. Angela, con gli occhi pieni di lacrime, gli ricorderà che l’amore che li unisce è reale, profondo, e che non può essere cancellato da un titolo o da uno status sociale. “Tu mi ami, io ti amo, Curro. Questo non si butta via.”
Il giovane, combattuto tra l’amore e il senso di indegnità, le confesserà che si sente spezzato, privo di diritti, con solo il peso di un passato vergognoso sulle spalle. Angela, però, non accetterà questa visione di lui. Per lei, Curro è molto più di un semplice servitore: è un uomo pieno di valore, che le ha donato coraggio e verità.
Ma proprio mentre stanno per riavvicinarsi, una presenza gelida spezzerà l’incanto: Leocadia. Apparsa dal nulla, la donna interromperà la conversazione con uno sguardo carico di disprezzo. “Non hai altro da fare, ragazzo? O pensi di essere in villeggiatura?” dirà a Curro, che abbasserà la testa, sottomesso.
Angela, però, non ci starà. Difenderà Curro con veemenza, accusando sua madre di essere ingiusta e crudele. Ma Leocadia non si lascerà intimidire. Inizierà un’accesa discussione che culminerà con parole pesantissime. Angela le rinfaccerà tutte le sue ipocrisie, i suoi complotti, la sua ambizione cieca. Le getterà in faccia ciò che tutti sospettano ma nessuno ha il coraggio di dire: Leocadia vuole prendere il posto della marchesa, ma non ne ha né l’eleganza, né l’anima. “Hai l’anima di una vipera”, le dirà.
Leocadia, furiosa, le darà uno schiaffo. Un gesto violento, che rimbalzerà tra gli alberi silenziosi dell’orto come un tuono. Angela non piangerà. Questa volta le sue lacrime saranno di ribellione, di liberazione. Tremando, la giovane si allontanerà lasciando la donna sola, con la mano ancora sollevata nell’aria.
Ma la tensione non finirà lì. Petra, la governante, che avrà assistito di nascosto alla scena, si avvicinerà per cercare di calmare Leocadia. Le dirà che forse Angela sta solo raccogliendo ciò che le è stato insegnato: libertà di pensiero e parola. Un commento che scatenerà un’altra ondata d’ira nella matriarca. Con occhi colmi di rabbia, Leocadia aggredirà verbalmente anche Petra, urlandole di non osare giudicare il suo modo di educare. Il castello di carte che Leocadia ha costruito intorno a sé comincerà a crollare, e lei reagirà con sempre più violenza.
Nel frattempo, Angela si preparerà a fare qualcosa di ancora più clamoroso. Non solo non si arrenderà, ma sarà determinata a rivelare a tutti la verità su Leocadia. La sua confessione sconvolgente — che Leocadia non è sua madre — sarà solo il primo passo per smascherare le menzogne che da anni soffocano La Promessa. La giovane sarà pronta a combattere, sola se necessario, per difendere chi ama e per restituire giustizia a una casa avvelenata da segreti e ipocrisie.
I corridoi della tenuta non saranno più gli stessi. L’aria sarà tesa, gli sguardi carichi di sospetti. La promessa fatta da Angela — proteggere Curro e smascherare Leocadia — è appena cominciata. E nulla, da ora in poi, sarà più come prima.
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