Nel prossimo, imperdibile episodio de La Promessa, Curro decide che è finalmente giunto il momento di portare alla luce la verità sull’attentato che ha quasi ucciso Giana. Convinto che dietro al tentato omicidio si celi un complotto ben orchestrato, il giovane investigatore si rivolge a Pia e le propone un’audace strategia per incastrare il colpevole: Lorenzo. Quello che sembrava sino a ieri un aristocratico inoffensivo, benvoluto da tutti, sta per vedere crollare ogni facciata di rispettabilità.
1. Il sospetto che diventa certezza
Curro comincia la sua indagine in una mattina carica di tensione. Raggiunge Pia nella penombra della cucina, dove la trova intenta a riordinare le provviste. Nessuna domanda: basta uno sguardo, ed entrambi capiscono che devono parlare da soli. Nella dispensa — lontani da orecchie indiscrete — Curro estrae dalla tasca una lettera ingiallita: è firmata da Ruffino, il medico di corte.
Le parole scritte a mano, presentano incontro dopo incontro tra Lorenzo e Ruffino, poche settimane prima della scomparsa di Giana. L’intera cucina sembra trattenere il respiro mentre Pia, con le mani tremanti, legge quelle righe che inchiodano l’uomo che tutti considerano un alleato.
Curro (con voce rotta): “Ruffino non sarebbe mai venuto a Luján se non fosse stato pagato da Lorenzo per preparare… quella sostanza.
Pia (bianca come un lenzuolo): “Vuoi dire… l’hanno avvelenata lentamente?”
Curro: “Esatto. Non è stato il colpo a ucciderla, ma il veleno che Lorenzo ha ordinato di somministrarle.”
2. Il piano per incastrare Lorenzo
Senza perdere un istante, Curro svela a Pia il suo piano: intervenire durante la festa di compleanno di Lorenzo, quando tutti i nobili, i servitori e persino Alonso saranno riuniti. Lì, di fronte a tutti, leggerà la lettera di Ruffino, impedendo a Lorenzo qualsiasi tentativo di difesa.
Pia (preoccupata): “È pericolosissimo…
Curro**: “È l’unica strada. Se non lo fermiamo adesso, distruggerà chiunque osi sfidarlo.”
I due preparano ogni dettaglio: Curro si procurerà un permesso per salire sul piccolo palco predisposto per il brindisi, mentre Pia avvertirà Alonso che qualcosa di grosso sta per accadere.
3. I preparativi della festa
Nel frattempo, i corridoi del palazzo risuonano di festoni da allestire, centinaia di fiori rari e luci sospese a illuminare il grande salone. Lorenzo, ignaro del piano in corso, passa tra gli ospiti con aria trionfante, convinto che il suo potere sia ormai incontrastato. Leocadia lo osserva con un sorriso compiaciuto, mentre Petra, sua fedele ancella, si muove a fatica tra le decorazioni.
4. L’interruzione clamorosa
Mentre gli invitati brindano e risate eleganti si intrecciano ai tintinnii dei calici, Lorenzo sale su un piccolo palco per pronunciare il discorso di ringraziamento. Alza il calice e, con voce solenne, parla di lealtà e fedeltà. Ma il suo sguardo vacilla quando, dal fondo della sala, arriva il passo sicuro di Curro.
Il brusio si trasforma in un gelido silenzio. Curro sale sul palco, sfidando il padrone di casa:
Curro (con tono incalzante): “Lealtà? Dopo quello che hai fatto a mia sorella?”
Tutti si voltano. Lorenzo tenta una risata forzata, ma Curro estrae la lettera di Ruffino e inizia a leggerne le righe davanti alla folla: gli incontri, il pagamento, la complicità nell’avvelenamento di Giana.
5. Il crollo di Lorenzo
Il volto di Lorenzo perde ogni colore. Gli invitati mormorano, alcuni si avvicinano increduli, altri arretrano impietriti. Ruffino, in fondo al salone, si rende conto di essere ormai parte della prova schiacciante. Viene immediatamente fermato dalle guardie, che lo ammanettano.
Sergente Burdina (entrando deciso): “Ruffino Avila e Lorenzo De Luján, siete entrambi in arresto per complicità nell’omicidio di Giana Luján. Ogni tentativo di fuga o resistenza sarà considerato aggravante.”
Lorenzo, in un ultimo impeto, urla i nomi dei suoi complici, sperando di guadagnare tempo o dividere le accuse. Ma mentre pronuncia Petra, Leocadia e altri servitori, il sergente ordina con fermezza:
“Portateli via tutti. Nessuno è al di sopra della legge.”
6. La rivincita di Curro e Pia
Pia e Curro si scambiano uno sguardo carico di emozione: il segreto è stato finalmente rivelato, e la giustizia ha compiuto il suo corso. L’eco degli applausi dei pochi sostenitori di Curro si mescola alle catene che scattano sulle mani di Lorenzo e Ruffino.
Nel caos dell’arresto, Leocadia cerca invano di difendere i suoi piani, mentre Petra cede alla disperazione e viene scortata via. Alonso, con le lacrime agli occhi, si avvicina a Curro e Pia, ringraziandoli per aver liberato la Promessa da un traditore.
Alonso (con voce rotta): “Avete salvato non solo mia figlia, ma il cuore stesso di questa casa. Grazie.”
7. Tempesta di colpi di scena
Ma la storia non si ferma qui. Nell’ultimo istante, Long ago, un misterioso spettatore sussurra qualcosa a Curro: “Non credere che sia finita… c’è un’altra verità da scoprire.” E con quelle parole fatte di ombre, l’episodio si chiude lasciando lo spettatore con il fiato sospeso: quali altri segreti si nascondono ancora tra le mura della Promessa?
Curro ha finalmente inchiodato Lorenzo e lo ha fatto condurre in prigione, ma la vendetta del nobile traditore è appena cominciata. I suoi sussurri in cella promettono nuove rivelazioni e alleanze pericolose. Rimanete sintonizzati: la prossima puntata di La Promessa vi porterà ancora più a fondo nei misteri di Luján, tra cospirazioni, tradimenti e colpi di scena che metteranno a dura prova l’affetto e il coraggio dei nostri eroi.