Nelle prossime e drammatiche puntate di Kara Sevda – Endless Love, si apre un nuovo inquietante capitolo che sconvolgerà il destino dei protagonisti. Emir riesce finalmente a localizzare il rifugio segreto di sua sorella Asu e, deciso a eliminare ogni ostacolo, mette in atto un piano spietato per sbarazzarsi di Tufan. Scopre che Asu è viva grazie a un’informazione del proprietario dell’impresa di pulizia dell’edificio in cui lavorava Kemal, e non perde tempo: mobilita i suoi uomini per andare a prenderla.
Una volta giunto alla baita, Emir ordina che Tufan venga portato fuori. Rimasto da solo con la sorella, la avverte che la polizia è vicina a scoprire le sue bugie. Asu, terrorizzata, lo supplica di proteggerla, ricordandogli che lui stesso ha giurato che nessun membro dei Kozcuoğlu finirà mai in prigione. Ma Emir è categorico: l’unica via d’uscita è scaricare ogni responsabilità su Tufan. Le propone di inscenare un finto rapimento in cui lei si fingersi vittima, mentre l’amico verrà incastrato come l’aggressore.
Asu è inorridita e inizialmente rifiuta, ma Emir è già un passo avanti. Le rivela che ha corrotto un testimone disposto a confermare che Asu è stata rapita e minacciata da Caner. Inoltre, ha orchestrato ogni dettaglio dell’incidente che causerà la morte di Tufan, affinché tutto sembri un tragico effetto collaterale del sequestro. Asu, combattuta tra il senso di colpa e la paura, scoppia in lacrime e giura a Tufan che lui è l’unica persona che non l’ha mai ferita. Lo bacia, e poco dopo, fingendo di arrendersi al destino, chiama Emir per accettare il suo piano.
Il giorno dopo, con una scusa, Tufan lascia la baita. Appena lui si allontana, Emir arriva con i suoi uomini. La casa viene devastata per simulare un’aggressione: gli scagnozzi la legano a una sedia e la colpiscono per renderla credibile. Intanto Merjan, esasperata, si reca nell’ufficio di Hakan e lo obbliga a ritirarsi dal caso di Ozan, rivelando che l’uomo lavora segretamente per Emir.
Quando Tufan rientra alla baita, trova tutto distrutto. I mobili sono rovesciati, vetri e quadri rotti ovunque. Spaventato corre nella stanza accanto, dove trova Asu legata e sanguinante. Ma lei, in lacrime e con voce alterata, gli grida di non avvicinarsi. Un uomo armato punta un fucile su Tufan e ordina ad Asu di fuggire. Lei salta dalla finestra e si dà alla fuga. Tufan la insegue attraverso la foresta, deciso a non lasciarla sola. Ma proprio mentre attraversa una strada, viene travolto da un camion.
Asu si volta e vede Tufan a terra, morente. Con le ultime forze, lui le chiede “Perché?”, poi muore. Un’auto si ferma poco dopo. Ne scendono Kemal e Nihan, che trovano Asu sconvolta. La donna racconta di essere stata rapita da Tufan, di essere riuscita a fuggire grazie all’aiuto di uno sconosciuto e che è un miracolo che Kemal l’abbia trovata. Nihan, dubbiosa, chiama un’ambulanza, mentre un flashback rivela che tutto è stato pianificato nei minimi dettagli da Emir e Asu per incastrare Tufan.
Due giorni dopo, Kemal si confronta con Merjan. Nonostante le prove schiaccianti contro Tufan, l’ingegnere è scettico. Merjan gli assicura che le prove sono affidabili e che anche il conducente del camion – un autista che percorre quella strada ogni giorno – non è sospetto. Kemal, tuttavia, non riesce a togliersi dalla testa la sensazione che Emir e Asu abbiano orchestrato tutto.
Nel frattempo, Asu si reca sulla tomba di Tufan. Tra le lacrime, ammette che non voleva ucciderlo, ma che la sua morte è stato il prezzo per salvarsi. Poi, tra rabbia e senso di colpa, giura vendetta: Kemal e Nihan dovranno pagare. Ma proprio mentre si allontana, Nihan la ferma e le intima di confessare dove si trova il corpo di suo fratello Ozan. Le rinfaccia di aver messo in scena un rapimento e di aver fatto sparire il cadavere di Ozan.
Asu, ben consapevole della gravità delle accuse, prova a svicolare e chiede prove. Nihan le risponde che Gurkan ha confessato tutto, accusandola di aver avvelenato suo fratello. Asu nega con forza, ma ormai è chiaro che le crepe nel suo castello di bugie si stanno allargando. Dopo questo confronto, Nihan si allontana e Asu corre a chiamare Emir: Nihan sa tutto e Gurkan ha parlato.
Nel frattempo, Tarik cerca di coprire le sue tracce e chiede a Banu di mentire per lui nel caso qualcuno le chieda dov’era la notte della scomparsa del corpo di Ozan. Alla Kozcuoğlu Holding, Emir si complimenta con il suo nuovo braccio destro per come ha convinto tutti della colpevolezza di Tufan, ma avverte che quello era solo l’inizio. Intende usare la morte di Tufan per scaricare su di lui altre colpe, tenendo in pugno la situazione.
Il mistero si infittisce e le tensioni aumentano. Mentre Kemal cerca la verità, Emir e Asu continuano a tessere la loro tela di menzogne, ma gli inganni sembrano sul punto di crollare. I sospetti si fanno più forti, la verità si avvicina e la vendetta potrebbe consumarsi in modi inaspettati.
Vuoi anche un breve riassunto di questa anticipazione in italiano?