La puntata di questo 30 aprile di Un posto al sole si è chiusa con un duro confronto tra Antonietta e suo marito Gennaro. L’uomo ha confermato i sospetti emersi nei giorni scorsi, umiliando la moglie con atteggiamenti sempre più autoritari.

Ma chi è davvero Antonietta? A seguire un’analisi su questo personaggio e sull’attrice che le dà volto e voce.

Antonietta Porzio (Rita Rusciano) © Un Posto al Sole Rai

Antonietta, la forza della semplicità

Antonietta Porzio ha conquistato subito il pubblico con il suo modo di fare genuino e una certa dolcezza che è emersa in alcuni momenti di imbarazzo. Nonostante il poco spazio avuto finora, ha lasciato il segno per la sua genuinità.

È una donna semplice, probabilmente di origini umili, che vive con disagio le ambizioni del marito.

Quanto a Gennaro, non si limita a trattarla con sufficienza: la umilia, la zittisce, la schiaccia. E a questo punto, non sorprenderebbe se arrivasse anche a metterle le mani addosso.

Gennaro guarda altrove

Gennaro rifiuta il passato legato alle terre della sua famiglia, aspirando a un mondo fatto di status e apparenza. Per questo non considera Antonietta all’altezza, la guarda con sufficienza e la vede come un peso, quasi una vergogna da nascondere.

Nelle prossime puntate il desiderio di Gennaro di elevare il suo “status sociale” potrebbe portarlo a guardare altrove.

Tuttavia la sensazione è che Antonietta riuscirà a ritagliarsi sempre più spazio

Il percorso dell’attrice Rita Rusciano: tra teatro, premi e fiction

Il pubblico di Un posto al sole la conosce per il ruolo di Antonietta, donna gentile ma vittima di un marito prepotente e autoritario, ma chi è l’attrice Rita Rusciano?

Nata a Napoli il 27 febbraio 1986, si avvicina al mondo della recitazione in età molto giovane. A soli 16 anni entra in una compagnia teatrale e da quel momento la sua strada artistica prende forma, tra prove, palcoscenici e una passione che cresce giorno dopo giorno. Dopo i primi passi sul palco, decide di trasferirsi a Milano per continuare la sua formazione al CTA, dove lavora anche sul celebre metodo Strasberg.

Parallelamente si dedica ad altre discipline artistiche. Studia doppiaggio, segue corsi di canto e danza alla Musical Academy diretta da Elena Ronchetti, con Gino Landi come guida artistica. Un cammino impegnativo e completo, fatto di sacrifici, esperienze e tanta voglia di migliorarsi.

Dopo i primi corti e spot pubblicitari, ha lavorato in web serie e progetti indipendenti. Nel 2015 si è fatta notare interpretando un androide in Space Jockey, ruolo che le ha fatto vincere il premio come miglior attrice protagonista ai Rome Web Awards. Traguardo bissato anche l’anno successivo.

In seguito è stata diretta da Ruggero Deodato nel corto Io e mia figlia – Stop allo stalking e nel film Ballad in Blood.

In TV, ha avuto piccoli ruoli in fiction di successo come Che Dio ci aiuti 4 e Un passo dal cielo 4, fino al film Stato di ebbrezza (2018), in cui ha interpretato una donna alle prese con un vuoto interiore difficile da colmare.