Le prossime puntate di Endless Love – Kara Sevda si tingono di tensione, angoscia e azioni disperate. Dopo il clamoroso tentativo di fuga all’aeroporto, Nihan viene nuovamente catturata dagli uomini di Emir, sotto gli occhi impotenti di Kemal. È un momento di puro panico: Kemal, accecato dalla disperazione, individua una donna sospetta nella folla e scatta all’inseguimento. Zigzagando tra i passeggeri e il frastuono dell’aeroporto, la raggiunge e la immobilizza contro il muro. La sua furia è palpabile mentre la interroga: “Dove avete portato Nihan?” Alla fine, la donna cede: tutto era pianificato da Emir con l’aiuto della scorta. Ancora una volta, Kemal si trova un passo indietro rispetto al suo acerrimo nemico.
Nel frattempo, Baran attende fuori con l’auto accesa. Appena la donna viene consegnata, la carica sul sedile posteriore: Nihan è priva di sensi, segnata dal terrore. Il veicolo parte a tutta velocità verso un destino ignoto. Kemal, sempre più determinato, è raggiunto da Ayhan e capisce che Emir ha messo a segno un altro colpo. Ma fidarsi delle forze dell’ordine è impossibile: c’è una talpa nella polizia. Kemal decide allora che solo lui e Ayhan possono affrontare la situazione.
In mezzo a questo incubo, Denise – la figlia di Nihan – resta sotto shock. Kemal le prende le mani tremanti e le promette solennemente: “Riporterò tua madre a casa, anche a costo della mia vita.” Con lo sguardo pieno di lacrime, la piccola annuisce. La caccia ha inizio.
Nel centro di videosorveglianza dell’aeroporto, Hakan osserva i filmati: si vede chiaramente l’uomo che ha portato via Nihan, nascosto dietro un carrello delle pulizie. Ogni secondo è un colpo al cuore. Kemal esplode: “Non siete riusciti a proteggerla!” urla, convinto più che mai che un traditore stia fornendo informazioni a Emir. E ha ragione. In disparte, Adem – visibilmente provato – ripensa al ricatto subito da Baran: “Se non fai come ti dico, il tuo compagno morirà.” Ora è costretto a riferire ogni movimento di Kemal e Nihan.
Nel rifugio segreto, Emir è febbricitante, pallido, debilitato. Asu lo implora di andare in ospedale, ma lui rifiuta. L’unica cosa che lo interessa è Nihan. Quando Baran arriva con lei svenuta tra le braccia, la getta brutalmente a terra. Emir ordina che venga incatenata. Baran lo ammonisce: “Trattala bene, o perderai il mio appoggio.” Emir ghigna minaccioso e lancia un avvertimento a Asu: “Se le succede qualcosa, sparirai.”
Asu rimane sola nella stanza con Nihan ancora priva di sensi. Qualcosa scatta in lei: si siede davanti a lei, determinata ad essere lì nel momento in cui Nihan aprirà gli occhi e scoprirà l’orrore della sua nuova prigionia. Vuole godersi l’attimo in cui nei suoi occhi si insinuerà il terrore, realizzando che la chiave della sua catena è proprio nelle mani di Asu.
Alla centrale di polizia, Kemal e Hakan cercano di ricostruire i fatti, ma il sospetto su Adem diventa sempre più pesante. Kemal capisce che qualcuno ha alterato la bevanda di Nihan per spingerla verso il bagno e rendere possibile il rapimento. È chiaro: la talpa è proprio Adem. Hakan si precipita a cercarlo, ma è troppo tardi.
Adem ha già raggiunto la casa dove la famiglia di Kemal è sotto protezione. Con una scusa, porta via Zeynep per un presunto interrogatorio. Ayhan è sospettoso e insiste per accompagnarli. Adem è teso: il suo piano è compromesso. Kemal, intanto, apprende con orrore che Zeynep è stata portata via. Capisce subito: “Adem è molto più pericoloso di quanto pensassi.”
In auto, Zeynep è terrorizzata. Adem guida con lo sguardo fisso, poi estrae una pistola e la punta alla testa della giovane: “Mi dispiace,” mormora, distrutto. Il piano di Emir si fa sempre più oscuro. Intanto, il malvagio antagonista – visibilmente debilitato dalla febbre – viene aiutato a salire su un’auto da un complice. L’uomo gli consiglia di andare in ospedale, ma Emir rifiuta: “Non è ancora il momento.”
Kemal decide allora di passare all’offensiva. Convoca una conferenza stampa e lancia un appello disperato: “Mia moglie è stata rapita da un uomo senza scrupoli. Aiutatemi a trovarla!” Davanti a giornalisti e telecamere, il suo volto è stravolto dal dolore: “Emir odia le donne. Non possiamo lasciarlo agire ancora.” È un grido di battaglia, un atto di coraggio.
Nel frattempo, Ayhan e il suo collaboratore stanno percorrendo una strada deserta quando improvvisamente un’auto si ferma davanti a loro. È Baran. Ayhan estrae la pistola e gliela punta addosso: “Scendi subito!” Ma Baran resta calmo. Mostra una foto scioccante: Zeynep è legata, con il volto pieno di paura. “Se volete che la sorella di Kemal sopravviva, salite in macchina.”
La tensione è alle stelle. La situazione è sul punto di esplodere. La vita di Zeynep è appesa a un filo, e Nihan è ancora nelle mani di Emir. Ma una cosa è certa: Kemal è pronto a tutto pur di salvare la donna che ama. E questa volta, sarà guerra aperta.
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