Il silenzio nella serra era palpabile, un’atmosfera densa e soffocante che sembrava trattenere ogni respiro, come se l’intero mondo stesse aspettando una rivelazione che avrebbe distrutto tutto ciò che era stato costruito. Le foglie in decomposizione e l’odore acre della terra umida permeavano l’aria, creando una sensazione di oppressione, come se la verità stesse per venire a galla e sconvolgere ogni certezza. In questo scenario teso e carico di mistero, Pia si avvicinò a Curro, il suo volto segnato dalla stanchezza di notti insonni e dal tormento che l’attanagliava.

“Curro,” sussurrò, la sua voce tremante ma carica di determinazione. Gli occhi scuri di Pia si fissarono intensamente in quelli di Curro, come se cercassero di trasmettere un messaggio segreto, una verità che non poteva più restare nascosta. “Ascolta, devo dirti qualcosa, ma prima, promettimi che rimarrà tra noi.”

Curro, senza alcuna esitazione, annuì. La lealtà per lui era sacra, un principio incrollabile che non avrebbe mai tradito. “Lo sai, Pia, puoi sempre fidarti di me.”

Con un respiro profondo, come se si preparasse a immergersi in un mare gelido, Pia iniziò a raccontare la verità nascosta. “Quando abbiamo aperto la bara di Anna, c’era qualcosa che non ho avuto il coraggio di dirti. Quel giorno pensavo che non fossi pronto, ma ora credo che sia arrivato il momento.”

Curro, il cui cuore già tremava per l’angoscia crescente, chiese con voce incerta: “Cosa intendi dire? Cos’è che non ci hai detto?”

Pia lo guardò intensamente. “Non credo che Anna sia morta per lo sparo, come tutti credono. La sua morte non è stata un incidente. C’è qualcosa che l’ha uccisa lentamente, qualcosa che le ha svuotato le forze in modo subdolo.”

Le parole di Pia furono un colpo devastante per Curro, come se una verità sconvolgente stesse iniziando a sgretolare tutto ciò in cui aveva creduto. “Quindi quello che ci hanno detto era una bugia?” chiese, con la voce che tremava per l’incredulità.

Pia annuì gravemente. “Sì, Curro. È una menzogna. Abbiamo bisogno di un’autopsia, di un’analisi completa che possa svelare cosa è stato introdotto nel suo corpo.”

Il cuore di Curro si strinse, mentre il suo mondo cominciava a frantumarsi sotto il peso della verità che stava scoprendo. “Ma come faremo? Senza destare sospetti, senza che nessuno ci scopra?”

Pia si avvicinò a lui, abbassando la voce quasi a un sussurro, come se stesse confidando un segreto al vento. “So come fare. Ho contatti che mi aiuteranno a ottenere i risultati senza che nessuno lo sappia. Ma ho bisogno che tu ti fidi di me. Partirò domani e non sarò raggiungibile per qualche giorno. Non dovrai dire niente a nessuno.”

Curro, pur sopraffatto dalla preoccupazione, non poteva fare altro che accettare la sua decisione. “E se qualcosa va storto? Se vieni scoperta?”

“Ho tutto sotto controllo,” rispose Pia con una determinazione che non ammetteva repliche. “So esattamente cosa fare. Tornerò con la verità, e questa sarà la promessa che porterò a termine.”

Il giorno seguente, Pia partì silenziosamente, come avevano pianificato, lasciando la villa con l’alibi di una visita urgente a un parente malato. Ma l’assenza di Pia non passò inosservata. Curro sentiva il peso di quel vuoto che lei aveva lasciato, e il suo cuore batteva con il timore che qualcosa di terribile potesse accadere. I giorni trascorrevano lentamente, ma la promessa di Pia rimaneva la sua unica speranza.

Nel frattempo, la tensione aumentava nella villa. La mancanza di Pia non fu ignorata, e i servi iniziarono a notare la sua assenza, sollevando dubbi tra di loro. Angela, una delle cameriere, notò la strana quiete che regnava al mattino, l’assenza del solito trambusto che accompagnava le giornate della governante. “Non è mai successo che Pia non lasciasse un messaggio o avvisasse nessuno,” mormorò preoccupata. Il silenzio che seguì fu interrotto dalla furiosa Petra, che, con tono minaccioso, si avvicinò ai servi.

“Cos’è successo qui?” chiese, la sua voce gelida e accusatoria. “Perché non avete iniziato? Dove è Pia?”

Dopo una serie di ricerche infruttuose nella villa, Petra, sempre più sospettosa, si avvicinò a Curro, che sembrava particolarmente impassibile. “Curro, non sei preoccupato per la sua scomparsa?” gli chiese con una dolcezza che nascondeva una minaccia. “Tu e Pia eravate così vicini. Ora non dici nulla, non fai domande? È strano, vero?”

Curro cercò di mantenere la calma, rispondendo con fermezza: “Non credo che la sua assenza sia un problema. Forse aveva solo bisogno di un po’ di riposo. Tutti meritano una pausa di tanto in tanto.”

Ma Petra, con uno sguardo penetrante, non era convinta. “Sai più di quello che dici, Curro,” sibilò. “E se scopro che stai coprendo qualcosa, ti farò pagare.”

Il silenzio che seguì fu carico di tensione. Curro, pur mantenendo un’apparente tranquillità, sapeva che Petra non avrebbe smesso di cercare risposte. E mentre la villa si riempiva di sospetti, una verità ancora più sconvolgente stava per venire alla luce, una verità che avrebbe distrutto tutto ciò che Curro pensava di sapere.

Quella stessa verità che avrebbe cambiato il suo destino per sempre: Curro scoprì di essere il figlio illegittimo di Alonso, il potente padrone della villa. Una rivelazione che avrebbe scosso non solo la sua identità, ma anche le dinamiche di potere dentro la villa. Il giovane uomo che pensava di essere un semplice servitore della promessa ora si trovava al centro di un intrigo che minacciava di travolgere tutto, costringendolo a fare scelte difficili e dolorose per cercare di proteggere se stesso e coloro che amava.

Il mondo che Curro conosceva era ormai destinato a cambiare per sempre, e le sue decisioni future avrebbero avuto conseguenze devastanti per tutti i coinvolti.