La felicità sembrava finalmente a portata di mano per Jana. Dopo aver trovato una brillante soluzione per risollevare la famiglia Luján dalla bancarotta, la giovane aveva ottenuto il rispetto di Alonso e persino un riconoscimento ufficiale con una cena in suo onore. Ma questa nuova luce su di lei non era ben accolta da tutti. Cruz, consumata dall’invidia e dall’odio, vedeva Jana come una minaccia, una presenza insopportabile che le stava rubando tutto: l’ammirazione di Alonso, l’affetto di Manuel e il posto di donna più influente della casa.
Così, nella solitudine della sua stanza, davanti allo specchio, Cruz giurò vendetta. Con un sorriso freddo e occhi carichi di rancore, sussurrò: “Nessuno può umiliarmi in questo modo senza pagarne le conseguenze.” E con questo pensiero, orchestrò un piano crudele, uno che avrebbe segnato per sempre la vita di Jana.
La sera della cena in suo onore, la residenza dei Luján brillava di lusso. Gli ospiti, eleganti e inconsapevoli, si godevano la serata, ignari del male che serpeggiava tra di loro. Jana, splendida nel suo abito color crema, sembrava radiosa, ma Cruz attendeva solo il momento giusto per colpire. Durante il brindisi, mentre Alonso lodava il coraggio e l’intelligenza della giovane, Jana avvertì un’improvvisa vertigine. Un dolore lancinante le trafisse il ventre, il respiro si fece affannoso e le sue mani tremanti cercarono disperatamente un appiglio.
Il panico si diffuse nella sala. Manuel si precipitò accanto a lei, il terrore dipinto sul volto. Ma prima che Jana potesse rispondere, un grido agghiacciante riecheggiò: “Il bambino!” Jana crollò a terra, il dolore insopportabile la consumava mentre il sangue si espandeva sul pavimento, segno di una tragedia imminente. Il volto di Cruz rimase impassibile, un sorriso impercettibile mentre sorseggiava il suo vino. Il suo piano aveva funzionato.
Trasportata d’urgenza in ospedale, Jana lottò con tutte le sue forze, ma il destino era stato segnato: perse il bambino. Il dolore fu devastante. Manuel, distrutto, giurò di scoprire la verità, mentre Cruz recitava la parte della madre addolorata, fingendo compassione. Ma c’era qualcuno che non si lasciava ingannare.
Alonso, attento a ogni dettaglio, iniziò a ricostruire i pezzi mancanti. I suoi sospetti si fecero sempre più forti. Il comportamento di Cruz era troppo controllato, il suo sguardo troppo soddisfatto. Poi, un dettaglio chiave: il bicchiere di vino. Solo due persone avevano bevuto dalla stessa bottiglia quella sera, e una di loro aveva perso il bambino.
Determinato a scoprire la verità, Alonso incaricò Petra di indagare. E la domestica trovò ciò che tutti avevano trascurato: una piccola boccetta nascosta tra gli effetti personali di Cruz. Un veleno. La prova definitiva.
Ora, con il cuore colmo di rabbia e dolore, Alonso siede a capotavola, osservando la sua famiglia ormai distrutta. La tensione è palpabile. Poi, il silenzio viene spezzato da Manuel: “Dov’è mia madre?” Cruz, questa volta, non potrà sfuggire al suo destino.