Dopo giorni di ansia e paura, Jana inizia finalmente a dare segni di miglioramento. La sua ripresa è lenta, ma inarrestabile. La coscienza le torna a poco a poco, e con essa i frammenti di quel giorno maledetto in cui è stata attaccata. Manuel non la lascia mai sola, la assiste con dedizione assoluta, come se solo la sua presenza potesse proteggerla dal male che l’ha colpita.
E poi accade qualcosa di inaspettato. Tra ricordi confusi, sguardi tesi e sensazioni frammentarie, nella mente di Jana si fa strada un’immagine nitida, sconvolgente. Un dettaglio apparentemente insignificante diventa improvvisamente la chiave per scoprire la verità. Il suo cuore accelera, la paura si mescola alla determinazione: ora sa chi è il colpevole.
Senza perdere tempo, Jana chiede a Manuel di chiamare il sergente Burdina. Non può più tacere, è arrivato il momento di svelare tutto, di cambiare il corso degli eventi con una rivelazione che nessuno si aspetta.
Ma mentre Jana si avvicina alla verità, Manuel combatte con i suoi stessi demoni. Il pericolo non è ancora passato, e la tentazione di fuggire da La Promessa diventa sempre più forte. Ma Jana è irremovibile: andarsene adesso significherebbe lasciare la giustizia incompiuta.
Il peso dei ricordi, però, è devastante. Sforzarsi di ricordare ogni dettaglio le provoca un dolore lancinante, una sofferenza che la porta quasi al collasso. Manuel, disperato, chiama subito il medico, che conferma il peggiore dei timori: Jana è ancora troppo fragile, forzarla potrebbe metterla in serio pericolo.
Ma ormai non si torna più indietro. Manuel giura di proteggerla a ogni costo, ma sa che la verità non può essere fermata. E quando finalmente verrà rivelata, nulla sarà più come prima.