Azize Aslanbey è uno dei personaggi più complessi e impenetrabili di Hercai – Amore e vendetta. La sua storia è intrisa di dolore, inganni e una vendetta che ha consumato la sua anima per anni. Capofamiglia della potente dinastia Aslanbey, Azize è temuta per la sua freddezza e spietatezza. Per decenni ha tessuto un piano oscuro per distruggere i suoi nemici, in particolare la famiglia Şadoğlu. Ma cosa l’ha resa così? Quali segreti nasconde il suo passato?
Dietro la sua corazza di ghiaccio, Azize cela una tragedia che ha segnato la sua esistenza. Il suo vero nome è Ayşe, e un tempo era una donna innamorata. Il suo cuore batteva solo per Nasuh Şadoğlu, e dal loro amore è nato un figlio. Ma quel sogno d’amore è stato spezzato da un crudele inganno: Azize è stata strappata via dal suo bambino e fatta credere che fosse morto. Questo dolore l’ha trasformata in una donna assetata di vendetta, convinta che Nasuh fosse il responsabile della sua sofferenza. Così, Ayşe è morta… e al suo posto è nata Azize Aslanbey, una donna che ha dedicato la sua intera vita a distruggere i Şadoğlu.
Il suo strumento più potente? Miran, suo nipote. Fin da piccolo, Azize gli ha inculcato odio e sete di vendetta, convincendolo che Reyyan fosse il mezzo per annientare i suoi nemici. È stata lei a orchestrare il loro matrimonio, con l’unico scopo di infliggere sofferenza alla famiglia Şadoğlu. Ma non aveva previsto una cosa: l’amore. Miran e Reyyan si innamorano davvero, mettendo a rischio il suo piano perfetto.
Col tempo, la corazza di Azize comincia a incrinarsi. Nonostante la sua implacabilità, il suo amore per Miran si scontra con il peso delle sue azioni. Quando la verità emerge e Miran scopre gli inganni della donna che lo ha cresciuto, Azize si ritrova sola, intrappolata nei suoi stessi rimorsi. Ma il colpo di grazia arriva quando scopre che suo figlio è vivo… e che si tratta di Hazar, l’uomo contro cui ha riversato il suo odio per anni. La realizzazione di aver tentato di distruggere la sua stessa famiglia la devasta, spezzandola nel profondo.
Azize, ormai sopraffatta dai sensi di colpa, tenta di redimersi. Rinuncia alla vendetta e cerca disperatamente il perdono di Hazar e Miran. Ma può davvero redimersi dopo tutto il dolore che ha causato? Alla fine, Azize abbandona il suo ruolo di spietata matriarca e diventa semplicemente una madre che cerca di rimediare ai suoi errori.
È stata una vittima? Sì, perché ha subito inganni e sofferenze inimmaginabili. È stata una carnefice? Assolutamente, perché ha distrutto vite innocenti per una vendetta basata su una bugia. Ma è anche una madre, e la sua storia ci insegna che l’odio può consumare un’esistenza intera… ma il perdono può restituire pace e dignità.