
Il punto non è solo “se” risponderanno al colpo, ma come. Chi segue la trama lo sa: Gennaro è diventato amministratore delegato grazie al voto di Chiara Petrone, relegando Ferri e Giordano a spettatori dentro la loro azienda. La risposta, questa volta, non passerà da mosse impulsive. Marina vuole una prova pulita e letale: spingere Antonietta a registrare una confessione del marito sul caso Assane, senza bruciare i tempi. È un piano freddo, non immediato, studiato per reggere anche quando la rabbia sale.
Il ritorno in onda e lo scenario ai Cantieri
La pausa estiva si chiude e le puntate inedite ripartono lunedì 25 agosto su Rai 3 in access prime time. È l’avvio della stagione numero 30, con un rientro “a strappo”, senza compilation, dopo lo stop di Ferragosto. Se vi chiedete a che ora, l’appuntamento resta quello abituale dell’access.
Intanto, lo stato dell’arte ai Cantieri è chiaro: Gennaro Gagliotti è AD e siede dove prima sedevano loro. Il suo insediamento non è il frutto di una lenta erosione, ma di una scelta decisa in assemblea, con l’ago che si è spostato quando Chiara ha votato a suo favore. Un ribaltamento che ha lasciato Ferri e Giordano ai margini del comando. Qui nasce il nuovo racconto: come rientrare in partita senza farsi travolgere.
Il piano: Antonietta al centro della trappola
Marina rimette insieme i tasselli e punta su Antonietta. L’idea è semplice nella forma e difficilissima nella sostanza: ottenere una confessione registrata su quanto accaduto ad Assane. Chi prova a incastrare un boss nel suo habitat sa che ogni dettaglio conta: parole, silenzi, perfino le pause. Le anticipazioni della settimana 25–29 agosto confermano che questa è la direzione, con un venerdì destinato a complicarsi: nulla fila liscio quando si gioca così alto.
C’è un dettaglio che fa la differenza: non agire d’istinto. “Antonietta non deve denunciare ora” – questa è la linea. Occorre aspettare il momento giusto, costruire una prova capace di reggere, senza scoperchiare il piano prima di avere in mano ciò che serve. Una mossa che parla di autocontrollo e di fiducia reciproca: Ferri accetta la cadenza imposta da Marina, Antonietta tiene il punto.
Rischi, mosse e variabili
Se Antonietta esita, il castello rischia. Se Gennaro fiuta l’inganno, la situazione può precipitare. Il carattere del nuovo AD non è quello del mediatore: tra ordini secchi e gestione autoritaria, i Cantieri hanno già sentito la sua impronta. A questo si somma un passato recente pieno di scatti d’ira e mosse spregiudicate, anche nella sfera privata: segnali che rendono la trappola altamente pericolosa per chi la mette in atto.
Il “caso Assane” pesa. La trama recente ha già evocato ritrovamenti e sospetti che, una volta messi su nastro con parole non equivocabili, potrebbero ribaltare i rapporti di forza. Se la registrazione arrivasse davvero, il vantaggio cambierebbe volto: da meramente morale a probatorio. Ma qui, come sempre, regge solo ciò che si può portare davanti a un giudice.
Cosa troverete alla ripresa
Non vivremo solo di Cantieri. L’asse Marina–Antonietta resta la spina dorsale dei primi episodi, mentre altre linee scalderanno la settimana: le frizioni tra Viola e Damiano, il ritorno di personaggi amati in cerca di equilibrio, piccoli segnali che fanno rumore nelle case di Palazzo Palladini. Sfumature, rallentamenti, accelerazioni: la consueta orchestrazione che tiene insieme pubblico fedele e nuovi ingressi.
Per chi ci legge, la domanda è una: da che parte state? Con chi prova a riprendersi ciò che sente suo, o con chi difende il potere appena conquistato? Noi guardiamo a questa ripartenza con la certezza che il cuore della storia è tutto in quelle stanze dei Cantieri, nelle voci abbassate, nei telefoni poggiati sul tavolo “a caso”, nelle frasi lasciate a mezza bocca. Dal 25 agosto, si ricomincia. E il nastro, stavolta, potrebbe parlare.
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