Il momento che molti attendevano da anni in La Promessa è finalmente arrivato: il capitano Lorenzo de la Mata è caduto. Il suo arresto, ordinato dal colonnello Fuentes, non è una semplice cattura. L’ufficiale dovrà rispondere davanti a un tribunale militare in un consiglio di guerra, accusato di crimini che ormai non possono più essere nascosti. E, sebbene la serie sembri voler mostrare questo processo fuori scena, tutto fa pensare che l’esito non sarà favorevole per lui.
Probabilmente lo vedremo un’ultima volta all’inizio del prossimo episodio, per concludere la scena del suo arresto, e poi, come è già successo con il caso di Cruz, la sua permanenza in prigione e il processo si svolgeranno senza che il pubblico li veda direttamente. A proposito di Cruz, molti si chiedono quando sarà il suo processo. Il suo avvocato — uno dei più importanti e costosi del tempo, abolizionista della pena di morte — sta allungando il più possibile la procedura, usando tutte le sue risorse per far sì che la condanna inevitabile all’esecuzione sia commutata in ergastolo.
Ma torniamo a Lorenzo. La sua caduta non è dovuta ai suoi crimini più sanguinosi o oscuri, ma a ciò che si può dimostrare: uno scandalo di peculato e corruzione nell’esercito. Questo caso era già stato sospettato tempo fa dal barone di Linaja, che prima di morire trasmise i suoi dubbi al conte di Ayala. È stato quest’ultimo a condividere l’informazione con il pubblico e, grazie a una soffiata di Curro, il colonnello Fuentes ha potuto assestare il colpo finale.
Vale la pena ricordare il passato di Lorenzo. Anche se alcuni spettatori avrebbero preferito che pagasse per crimini più gravi, la verità è che molti dei suoi atti mancano di prove concrete. Proprio come accade a Cruz nel caso dell’omicidio di Fernando: senza testimoni né confessione, il delitto è impossibile da provare. All’epoca, inoltre, certi abusi — come le percosse a Eugenia — pur essendo illegali, erano socialmente tollerati con la scusa che ciò che accadeva in casa fosse un affare privato. Oggi sarebbe impensabile, ma nella Spagna di allora era una scomoda realtà.
Ai maltrattamenti si aggiungono l’avvelenamento di Eugenia con laudano (con la complicità di Leocadia), il traffico d’armi con Pelayo e quel piano machiavellico con la baronessa di Grazalema per sedurre e allontanare il barone di Linaja e accaparrarsi l’eredità del suocero. Un piano che fallì per l’intervento delle “super domestiche”, che si anticiparono nell’eliminare il barone. Non possiamo dimenticare l’alleanza di convenienza tra Cruz e Lorenzo per tentare di eliminare la stessa baronessa, o il tentato omicidio di Curro durante una battuta di caccia, finita con la morte di Feliciano.
Insomma, un passato decisamente torbido, anche se, curiosamente, confrontandolo con altri villain come Cruz o Leocadia, Lorenzo ha meno crimini mortali confermati. Tuttavia, ciò che si può provare — e che nella mentalità e gerarchia militare dell’epoca era gravissimo — è il peculato.
Pronostico? Tutto lascia pensare che il consiglio di guerra non finirà bene per lui. L’ipotesi più logica è che perda il grado di capitano, cosa che sarebbe interessante dal punto di vista narrativo. A differenza di Cruz, uscita dalla trama principale, è possibile che Lorenzo resti presente nella serie, seppur in una posizione degradata e umiliante. Immaginarlo senza uniforme, senza stellette, ridotto all’ombra di ciò che fu, apre nuove possibilità drammatiche.
Il titolo di conte de la Mata, invece, probabilmente resterà intatto, anche se è un dettaglio che la trama quasi non menziona mai. Tanto che, nell’ultima visita di Eugenia, nessuno l’ha chiamata “contessa”, nonostante lo sia per matrimonio. Sembra che lo stesso Lorenzo preferisca il riconoscimento militare a quello nobiliare.
Ma non si possono escludere colpi di scena. È possibile che Leocadia intervenga per salvarlo, sia per interesse — averlo in debito — sia per impedire che lui denunci sua figlia Ángela, che aveva manomesso i suoi documenti. Sebbene gli abbia chiarito che “si merita” ciò che gli sta accadendo, gli ha anche intimato di non fare il nome di Ángela. Il problema è che Lorenzo è come un serpente: senza lealtà, pronto a trascinare chiunque pur di salvarsi.
La scena del suo arresto è stata, inoltre, un vero spettacolo di reazioni. Abbiamo visto Jacobo, Adriano, Manuel e Catalina sconvolti; Curro con un sorriso appena accennato; e il marchese Alonso… completamente spaesato, come se non capisse cosa stesse succedendo e stesse per chiedere: “Ma Lorenzo è militare?”. Un momento quasi comico in mezzo alla tensione.
Il desiderio di molti spettatori è che la produzione recuperi il set della prigione di Luján, dove un tempo vedemmo Romulo, per mostrare qualcosa della vita di Lorenzo dietro le sbarre. Vederlo cadere così in basso potrebbe essere una chiusura temporanea perfetta. Tuttavia, esiste anche la possibilità opposta: che, dopo una breve detenzione, torni con sete di vendetta e nuove trame oscure.
Perché, diciamolo chiaramente: se questo fosse davvero la fine definitiva del capitano Lorenzo de la Mata, sarebbe una perdita enorme per la serie. Guillermo Serrano, l’attore che lo interpreta, è un lusso che la trama deve sfruttare al massimo. Questo personaggio può ancora offrire molto, sia come villain senza potere sia come nemico che torna più pericoloso che mai.
In ogni caso, ciò che è accaduto segna la fine di un’era per Lorenzo. È possibile che la sua figura riemerga, ma non sarà lo stesso uomo che è entrato in quel consiglio di guerra. Il futuro dipenderà tanto dai suoi nemici quanto dai suoi eventuali alleati… e dalla sua capacità di continuare a manipolare nell’ombra.