Nella soap spagnola La Promessa, tre uomini emblematici si trovano intrappolati in una rete di menzogne, fallimenti emotivi e decisioni devastanti che mettono a rischio tutto ciò che hanno costruito. Il capitano Lorenzo de la Mata, il marchese Don Alonso de Luján e il maggiordomo Rómulo Baeza sono protagonisti di tre trame parallele che svelano, con drammatica intensità, i lati più oscuri e vulnerabili della loro personalità. In queste cronache senza precedenti, scopriamo perché nessuno di loro potrà più sfuggire al proprio passato.

1. Lorenzo de la Mata: il piacere sopra ogni cosa

Capitano, seduttore impenitente, uomo dai mille vizi: Lorenzo incarna il narcisismo allo stato puro. Vive inseguendo il piacere come se fosse l’unica cosa che conti davvero. La sua esistenza è una sequenza continua di eccessi, scandali e fughe dalla responsabilità. E a farne le spese, come sempre, sono gli altri — a cominciare da sua moglie Eugenia Izquierdo.

Rinchiusa in un sanatorio, sedata e dimenticata da tutti, Eugenia rappresenta la vittima perfetta del disinteresse e dell’opportunismo di Lorenzo. Ma tutto cambia quando riappare improvvisamente a La Promessa. È uno shock. Il capitano, colto completamente alla sprovvista, prova a mascherare il suo turbamento, ma il nervosismo è palpabile. Non l’aspettava più. Non la voleva più.

La presenza di Eugenia smaschera non solo l’indifferenza crudele di Lorenzo, ma riaccende anche il legame emotivo tra lei e suo figlio Curro. Un rapporto sincero che Lorenzo sembra voler spezzare a ogni costo. Il suo unico pensiero è quello di rispedirla al sanatorio, evitando qualunque confronto con la realtà.

E non è tutto. In un dialogo teso, durante il quale il marchese Alonso rimprovera Martina per aver fatto visita a Cruz in prigione, Lorenzo coglie l’occasione per lanciarsi in un attacco frontale contro Cruz, accusandola direttamente della morte di Jana Expósito. Ma questa aggressività solleva sospetti: sta forse cercando di depistare? E se fosse stato lui il vero assassino di Jana, ora impegnato a costruire una narrazione che lo assolva?

Ogni parola, ogni gesto di Lorenzo sembra studiato per confondere, manipolare, deviare. Dietro la sua maschera affascinante, si cela forse un criminale? La domanda resta sospesa come una lama pronta a cadere.

2. Rómulo Baeza: l’amore dimenticato torna a bussare

Sempre impeccabile, sempre riservato: Rómulo Baeza è l’archetipo del maggiordomo perfetto. Ma dietro l’austerità del suo volto si nasconde un’anima ferita, incapace di amare — o forse, incapace di perdonarsi.

L’arrivo di Emilia, un’infermiera dal passato misterioso, spezza il suo equilibrio. Non si tratta di una semplice conoscenza: Emilia è l’amore della sua giovinezza, una donna che Rómulo ha lasciato senza una spiegazione. Anni di silenzio, di ferite mai rimarginate, esplodono in un incontro carico di emozione e tensione.

Emilia non si trattiene: lo accusa di vigliaccheria, di egoismo, di aver spezzato il loro amore senza mai darle un motivo. Rómulo, fedele alla sua rigidità, resta impassibile. Ma i suoi silenzi pesano più delle parole. È chiaro che la sua freddezza nasconde un tumulto interiore che non ha mai veramente affrontato.

Questa storyline rompe con i canoni tipici delle soap e apre una finestra rara e preziosa: l’amore nella terza età. Con delicatezza, La Promessa sfida i pregiudizi e ci mostra che il cuore non ha età. Ma riuscirà Rómulo ad aprirsi? O ripeterà lo stesso errore, fuggendo ancora una volta dal sentimento che lo rende vulnerabile?

Il pubblico spera in una seconda possibilità. Ma la strada è tutta in salita.

3. Don Alonso de Luján: il marchese senza corona

Un tempo autoritario e rispettato, oggi Don Alonso appare sempre più come un fantasma del suo passato. È diventato un marchese solo di nome, completamente manipolato dalle donne che lo circondano: prima da Cruz, ora da Leocadia.

Quest’ultima ha saputo insinuarsi nel cuore della tenuta e nella mente del marchese con astuzia sorprendente. Lo guida, lo consiglia, lo comanda. Alonso, confuso e passivo, ha smesso di prendere decisioni autonome. È una figura decorativa nel palazzo che porta il suo nome.

Il suo declino è doloroso da guardare. Dove una volta c’erano fermezza e visione, oggi ci sono dubbi, esitazioni e un’evidente dipendenza emotiva. Sembra aver perso del tutto la bussola morale, rinunciando persino a lottare per la propria dignità.

C’è ancora speranza per lui? Riuscirà a liberarsi dall’influenza di Leocadia e a riprendere in mano le redini della sua vita? O finirà definitivamente relegato a comparsa nelle trame che altri hanno scritto per lui?

Conclusione: tre uomini, tre drammi, un’unica caduta

La Promessa ci propone un affresco complesso e realistico di tre mascolinità in crisi. Lorenzo, egocentrico e manipolatore; Rómulo, chiuso e spaventato dall’amore; Alonso, fiaccato dalla debolezza e dalla dipendenza emotiva. Tutti e tre sono simboli di una decadenza interiore che può distruggere — ma anche trasformare.

Con coraggio, la serie ci invita a riflettere: è possibile redimersi? È possibile cambiare? Oppure certi uomini sono condannati a ripetere i propri errori fino all’autodistruzione?

Il pubblico è diviso. Alcuni tifano per il riscatto, altri sperano nella punizione. Una cosa è certa: in La Promessa, nulla è mai come sembra. E ogni storia può cambiare direzione da un momento all’altro.

E tu? Chi merita davvero una seconda occasione… e chi, invece, non ha alcun perdono?